19 research outputs found

    Albertini Muxati De obsidione domini Canis Grandis de Verona ante civitatem Paduanam

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    L’edizione critica è fondata sulla collazione e sulla classificazione di sei testimoni databili al XIV e al XV secolo (altri tre vengono censiti ma sono da considerare copie descritte). Dopo l’introduzione di 191 pagine (numerazione romana), dedicata, oltre che a gettare le basi per la costituzione del testo, a inquadrare il poema dal punto di vista storico e letterario, l’edizione vera e propria, fittamente annotata, occupa altre 127 pagine (numerazione romana)

    La terminologia greca fra grammatica e retorica: repertori mediolatini ed esegesi trecentesca

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    Il saggio studia la tradizione della terminologia retorica greca e latina che serve a distinguere i "vitia" e le "exornationes" attraverso trattati grammaticali e retorici, "Artes dictandi" e "Artes poetice", dal "Barbarismus" di Donato al "Catholicon" di Giovanni da Genova. L\u2019ultima parte del lavoro analizza l\u2019uso di questa terminologia in alcuni commenti trecenteschi (per esempio le "Esposizioni sopra la Comedia" di Giovanni Boccaccio)

    I Carraresi dopo i Carraresi: forme di una sopravvivenza letteraria

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    Il lavoro esamina la fortuna della famiglia da Carrara nella letteratura mista \uabdi storia e di invenzione\ubb, registrando un silenzio pressoch\ue9 totale fra Cinquecento e Settecento, e riscontrando invece la presenza di Carraresi, come personaggi, in un certo numero di romanzi, poemetti e drammi storici del XIX secolo. Le premesse di questa non grande fortuna possono essere rintracciate nel Trecento

    In margine all'"Africa": ancora su Petrarca e i poeti latini del XII secolo

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    Il lavoro torna sui rapporti tra il Petrarca dell\u2019\u201cAfrica\u201d e i maggiori poeti latini del XII secolo, soffermandosi su Gualtiero di Ch\ue2tillon e, pi\uf9 puntualmente su Giuseppe di Exeter. Oggetto di un esame specifico \ue8 l\u2019episodio dell\u2019amore tra Massinissa e Sofonisba che occupa il quinto libro dell\u2019\u201cAfrica\u201d e l\u2019inizio del VI. In particolare si paragona il ritratto petrarchesco di Sofonisba con quello che Giuseppe di Exeter dedica a Elena

    Ipotesi su un\u2019edizione trecentesca delle opere storiografiche di Albertino Mussato

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    Tre codici trecenteschi (Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 261 inf.; Padova, Biblioteca del Seminario, 1 A; Modena, Biblioteca Estense, lat. 433) e uno del XVII secolo (Padova, Biblioteca del Seminario, 1 B), risalenti a un medesimo capostipite, ci hanno conservato una raccolta di opere storiografiche di Albertino Mussato, importante anche perch\ue9 ha trasmesso alcune delle sue caratteristiche (pregi e difetti) all\u2019editio princeps del 1636. Il saggio la analizza riproponendo in una nuova edizione l\u2019epistola a Benzo d\u2019Alessandria l\ued inclusa e pubblicando per la prima volta in Appendice un sommario (Epithomata) del De gestis Henrici e dei primi sette libri del De gestis Italicorum che i manoscritti collocano subito dopo il prologo a Enrico. Three 14th century MSS (Ambr. A 261 inf., Padua, Biblioteca del Seminario 1 A, Estense lat. 433) and one of the 17th (Padua, Biblioteca del Seminario 1 B), which go back to the same source, have preserved a collection of historical writings by Albertino Mussato, which is important also because it transmitted some of its characteristics, both good and bad, to the \u201ceditio princeps\u201d of 1636. The collection is analysed, with a new edition of the letter to Benzo d\u2019Alessandria included in it; in an \u201cAppendix\u201d a summary (\u2018Epithomata\u2019) of \u2018De gestis Henrici\u2019 and of the first seven books of \u2018De gestis Italicorum\u2019 is published for the first time; the MSS place it immediately after the prologue addressed to Enrico

    Il prologo del "De gestis Henrici VII Caesaris" di Albertino Mussato: proposte per una nuova edizione e un nuovo commento

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    Il saggio presenta una nuova edizione del prologo, che \ue8 fondata su tutta la tradizione manoscritta e che in alcuni punti significativi si scosta dall'edizione stampata nel 1727 dal Muratori in RIS X/2; si sofferma sul valore di definizione stilistica che assumono in questo testo i termini "venustas" e "suavitas" e sul significato che vi assume il termine "archigraphus" attribuito a Livio; tenta infine di valutare il significato di questo prologo all'interno dell'ampia produzione storiografica mussatiana

    I "Varia poemata" di Mattia Flacio Illirico e la poesia mediolatina

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    Analizza la compagine della raccolta di poesia satirica mediolatina pubblicata da Matthias Vla\u10di\u107 a Basilea nel 1557, nel clima acceso della Riforma, esaminando la quantit\ue0 e qualit\ue0 dei testi raccolti, gli interventi del curatore e il significato complessivo dell\u2019opera

    Giovani e vecchi nella poesia latina medievale

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    Dopo un rapido esame di altri testi mediolatini il lavoro si concentra su alcuni aspetti di tre poemi in esametri della fine del XII secolo, l'"Ylias" di Giuseppe di Exeter, l'"Alexandreis" di Gualtiero di Ch\ue2tillon e l'"Anticludianus" di Alano di Lilla

    La tradizione del "De gestis Henrici" di Albertino Mussato e il velo di Margherita

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    In the transmission of Mussato\u2019s "De gestis Henrici VII Caesaris" two families of manuscripts preserve two stages of composition of the text. Some variants (especially the ones concerning Margaret of Brabant\u2019s portrait) permit to establish which is the older stage, handed down by two manuscripts (Padova, Biblioteca Civica, B.P. 935; Citt\ue0 del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2962) and probably spread by Albertino Mussato himself to a narrow circle of friends before December 1315. We suppose in this first circulation Mussato\u2019s work was already followed by the books I-IV of "De gestis Italicorum post Henricum VII Caesarem". The second stage, differing from the first one for several additions and many other variants, is included in a complete edition of the Mussato\u2019s historical works maybe dating back to the scriptorium of the author in the last months of his life (Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 261 inf.; Padova, Biblioteca del Seminario, I A; Modena, Biblioteca Estense, lat. 433 [\u3b1.Q.4.16])
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